Intervista

Antonio Chicca Managing Director AZIMUT DIRECT

Cosa significa occuparsi di finanza complementare e come possono oggi le imprese farsi trovare “pronte” per l’accesso ai capitali?

Azimut Direct si occupa di finanza alternativa o, come preferiamo definirla, finanza “complementare”: questa, infatti, non va intesa come sostitutiva dei tradizionali canali bancari di approvvigionamento di capitale bensì, appunto, come un’integrazione ad essi.

Ciò che ci distingue è sicuramente un modo nuovo di supportare le imprese e metterle in contatto con gli investitori: grazie alla tecnologia, alle nostre esperienze specifiche in ambito di finanza d’impresa e alla presenza capillare sul territorio della rete di consulenti finanziari Azimut, riusciamo ad andare realmente incontro alle esigenze delle aziende, tenendo il passo con i tempi sempre più rapidi che il business esige oggi.

Non solo: le PMI, in particolare, sovente incontrano difficoltà nell’ottenere finanziamenti dai canali bancari tradizionali per diverse ragioni, tra le quali le peculiarità derivanti dalle proprie stesse dimensioni contenute o il limitato numero di istituti a cui è possibile rivolgersi.

In quest’ottica, riusciamo a dare un supporto concreto allo sviluppo delle piccole e medie imprese grazie a una maggiore flessibilità e diversificazione degli strumenti finanziari che rendiamo disponibili.

La nostra operatività abbraccia private debt e private equity: tutto ciò che comunemente viene definito come mondo dei mercati privati o private markets.

Le aziende possono farsi trovare pronte lavorando in modo trasparente, pianificando al meglio il proprio business e non precludendosi soluzioni finanziarie diverse. L’Italia è un Paese il cui tessuto industriale è caratterizzato da PMI le quali, per crescere, hanno bisogno di capitale esterno, nella forma sia del debito sia dell’equity.

Altro tema importante è quello della sostenibilità, poiché oggi la comunità degli investitori presta maggiore attenzione alle società che aderiscono a parametri ESG.

 

Può descriverci una vostra recente operazione di sostegno allo sviluppo di un’impresa del mondo retail? 

Un recente caso di successo specifico nel mondo retail è l’operazione per Juice SpA, storico rivenditore autorizzato di prodotti Apple in Italia, che ha ottenuto un finanziamento diretto di 10 milioni di euro.

L’azienda, forte della sua pluriennale partnership con Apple, ha nel tempo ha sviluppato un ambizioso piano di espansione per consolidare la propria presenza sul mercato nazionale.

Il finanziamento, ottenuto grazie al lavoro congiunto del team di Azimut Direct e della rete di consulenti Azimut sul territorio, sarà fondamentale per sostenere la crescita di Juice SpA e realizzare il suo obiettivo di espansione, attraverso nuove aperture di punti vendita e importanti relocation.

E non è l’unico esempio in questo ambito così dinamico: abbiamo servito, nel corso del tempo, imprese specializzate nella rivendita di prodotti del mondo fashion, food & beverage, articoli per l’infanzia e molte altre categorie merceologiche, ciascuna con le proprie esigenze e peculiarità.

Dal 1° luglio 2021, data di fondazione di Azimut Direct, la misura del nostro supporto alle imprese italiane, trasversalmente per industry, ha superato il valore complessivo di oltre 1 Miliardo di euro per 218 operazioni concluse.

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