Valerio Spalice Solutions Consultant MANHATTAN ASSOCIATES
Con la pandemia auspicabilmente alle spalle, quali nuove sfide ci attendono nel mondo del retail e della supply chain?
Le criticità che negli ultimi anni hanno impattato le supply chain globali di tutti i settori industriali, quali lockdown e conseguenti blocchi delle produzioni e ritardi nelle spedizioni, scarsità delle materie prime e alta inflazione a seguito di tensioni geopolitiche, stanno obbligando la quasi totalità delle aziende a ripensare le catene di fornitura. Tutti questi fattori esogeni non hanno fatto altro che accelerare i cambiamenti nei comportamenti dei consumatori finali con un effetto ulteriormente amplificato sul settore retail, che sia organizzativamente che tecnologicamente non era pronto per sostenere tale accelerazione.
Quali sono quindi i driver che guideranno i futuri investimenti?
La richiesta di “visibilità in real time” aumenterà e si estenderà non solo ai prodotti in movimento, ma anche ai prodotti nella supply chain. L’alta volatilità del mercato richiederà ai grandi distributori di reagire prontamente alle continue perturbazioni in tempo quasi reale attraverso un controllo puntuale dello stock e dei prodotti lungo la catena di fornitura in modo da permettergli di rimodellare le logiche di distribuzione/evasione degli ordini in funzione della variabilità della domanda cross-canale.
Il forte incremento dei volumi legati all’e-commerce congiuntamente alle esigenze di adattabilità ed agilità porteranno a forti progressi nella collaborazione tra uomo e macchina grazie allo sviluppo di un maggior numero di robot che integrano la forza lavoro umana assumendo compiti banali e ripetitivi. Il modello Robots as a Service aumenterà di popolarità entro la fine dell’anno, man mano che i clienti acquisiranno maggiore consapevolezza e maturità verso le nuove strategie di automazione.
La sostenibilità della supply chain diventerà un fattore distintivo e rappresenterà la nuova norma. La responsabilità sociale e la sostenibilità continueranno a essere al centro dell’attenzione nell’immediato futuro, non solo sotto la spinta delle normative e dei consumatori, ma anche dell’odierno Zeitgeist popolare.
Come possono le aziende rispondere a tutti questi cambiamenti e queste sfide?
Sebbene abbiamo individuato le principali sfide che ci attendono nel breve-medio periodo nel mondo del retail e della supply chain, dobbiamo constatare che ormai le perturbazioni globali restano la regola piuttosto che l’eccezione.
In un contesto in continua evoluzione diventa imperativo quindi, per i grandi distributori, investire nella giusta tecnologia, adottando soluzioni agili e resilienti per affrontare sfide impreviste e adattarsi alle mutevoli tendenze dei consumatori.
La tecnologia Cloud, per esempio, permette ai retailers di abbattere i costi relativi all’acquisto, alla configurazione, all’installazione ed alla manutenzione di software ed hardware dedicati, il tutto garantendo prestazioni eccezionali, dati sicuri e sempre accessibili, continuità delle operazioni, scalabilità delle risorse e quindi maggiore flessibilità.
Molto più importante, sarà adottare una piattaforma unificata, una control tower che consenta di gestire tutto l’end to end, dall’acquisto dei prodotti e delle materie prime, fino alla consegna ai clienti. Un unico singolo sistema in grado di gestire la ricezione, lo stoccaggio, il prelievo, la spedizione, i resi, permettendo di controllare tutte le fasi del processo, reagendo in tempo reale a qualsiasi imprevisto.
Infine, in un mondo in cui la meccanizzazione sta prendendo il sopravvento, in cui il numero di robot nei magazzini continua ad aumentare, diventa cruciale investire in un prodotto flessibile che sia in grado di interfacciarsi senza troppi vincoli con le molteplici tecnologie di automazione presenti sul mercato.